Nell'analisi si rileva un significativo riallineamento verso il basso delle nuove iscrizioni rispetto al primo semestre dell’anno precedente. Nel complesso, dall’analisi comparata della dinamica delle nuove iscrizioni nei primi sei mesi dell’anno nel periodo 2019-2024, si registra una significativa accentuazione dell’inverno demografico cooperativo. Le evidenze oggettive mostrano una frenata delle nuove cooperative iscritte nei primi sei mesi del 2024 in tutte le macro aree del Paese, anche se la dinamica negativa rispetto al primo semestre del 2023 è molto più contenuta nelle Isole. Il Mezzogiorno (Sud e Isole) conferma (e rafforza) il primato con la maggioranza assoluta delle nuove iscrizioni anche nel primo semestre del 2024, come già rilevato nello stesso periodo degli anni precedenti oggetto di analisi comparata. Sull’asse territoriale si segnala, inoltre, il ruolo sempre centrale delle quattordici città metropolitane (istituite e operative), con quattro cooperative su dieci tra le nuove iscritte all’Albo anche nel primo semestre del 2024. A livello settoriale, a fronte di una perdurante debolezza della dinamica delle nuove iscrizioni nella cooperazione di produzione e lavoro (che rimane, seppure di poco, ancora maggioritaria), si rafforza, nel periodo d’indagine, la quota delle nuove iscritte nella cooperazione sociale (anche se nel primo semestre 2024 la quota non aumenta rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente). Tra le cooperative sociali si consolida, ulteriormente, la quota di quelle miste (A e B), che superano il 40% delle nuove iscritte tra le sociali nei primi sei mesi del 2024. In un contesto di erosione generalizzata delle nuove cooperative iscritte all’Albo delle società cooperative nel periodo preso in esame si rilevano, infine, segnali di vitalità sia della cooperazione a mutualità mista e, sebbene con numeri assoluti poco rilevanti, anche di quella tra utenti.
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