Dal MIT: 25 milioni di euro alle imprese di autotrasporto merci

martedì 17 settembre 2024

16 settembre 2024 - Gazzetta ufficiale: MIT: pubblicato e in vigore il decreto che stanzia 25 milioni di euro alle imprese di autotrasporto merci che rottamano i veicoli obsoleti sostituendoli con mezzi eco-sostenibili, per un massimo di 550 mila euro per ogni impresa

In breve: pubblicato sulla Gazzetta ufficiale in edicola sabato 14 e in vigore, il decreto del Mit che prevede l'erogazione di 25 milioni di euro per incentivare le imprese di autotrasporto di merci a investire in veicoli eco-sostenibili e a rottamare i mezzi obsoleti. Ogni impresa può ricevere un contributo massimo di 550 mila euro, e le risorse sono ripartite tra l'acquisto di mezzi a trazione alternativa (metano, LNG, ibrida, elettrica), la rottamazione dei veicoli e l'acquisizione di rimorchi conformi alle normative di sicurezza ed efficienza energetica.

Con il decreto pubblicato sulla Gazzetta ufficiale in edicola sabato 14 settembre (serie generale n.215) e in vigore, il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha erogato 25 milioni di euro destinati agli investimenti effettuati dalle imprese che esercitano attività di autotrasporto di merci per conto di terzi che intendano adeguare i propri veicoli verso soluzioni più eco-sostenibili, promuovendo la rottamazione dei mezzi obsoleti. Prevede un massimo 550 mila euro per ogni impresa.

Di seguito una sintesi dei contenuti.

L'articolo 1 dispone che il decreto disciplina l'erogazione dei 25 milioni di euro per gli investimenti nel settore dell'autotrasporto nel 2024. Le risorse sono destinate a incentivare le iniziative d'investimento delle imprese di autotrasporto di merci per conto di terzi, attive in Italia e regolarmente iscritte al Registro elettronico nazionale e all'albo degli autotrasportatori.  

L'articolo 2 stabilisce la ripartizione delle risorse: 
•    2,5 milioni di euro per l'acquisizione di automezzi commerciali nuovi di massa complessiva a pieno carico pari o superiore a 3,5 tonnellate a trazione alternativa (metano, LNG, ibrida, elettrica) e per dispositivi di riconversione di veicoli a motorizzazione termica;
•    15 milioni per la rottamazione di automezzi commerciali di massa pari o superiore a 3,5 tonnellate e l'acquisto di nuovi veicoli conformi alle normative Euro VI step E;
•    7,5 milioni per l'acquisizione di rimorchi e semirimorchi nuovi adibiti al trasporto combinato, che rispettano normative di sicurezza ed efficienza energetica, oltre a contenitori per il trasporto intermodale di liquidi pericolosi.
L'importo massimo ammissibile per ogni impresa è di 550 mila euro e non è possibile cumulare i contributi previsti dal decreto con altre agevolazioni pubbliche per gli stessi investimenti. I veicoli acquisiti devono rimanere di proprietà dell'impresa beneficiaria fino al 30 giugno 2028, pena la revoca del contributo.

L'articolo 3 dispone, tra le altre cose, che le richieste di contributo saranno esaminate solo in caso di accertata disponibilità delle risorse utilizzabili e che è prevista la possibilità di rimodulare la ripartizione degli stanziamenti tra le varie aree di intervento in base alle necessità emerse dalle richieste. Inoltre, gli investimenti possono essere finanziati esclusivamente se avviati dopo l'entrata in vigore del decreto e completati entro il termine stabilito da un successivo decreto direttoriale.

L'articolo 4 stabilisce i criteri per la presentazione delle domande.

L'articolo 5 dispone il dettaglio dell'ammontare dei contributi a seconda del tipo di veicolo e prevede, tra le altre cose che i contributi per piccole e medie imprese possono aumentare del 10% se le imprese ne fanno richiesta.

Secondo l'articolo 6, il Ministero si avvale della Rete Autostrade Mediterranee per attività istruttorie, comprendenti la realizzazione e manutenzione della piattaforma informatica, la gestione della documentazione e la verifica delle risorse disponibili per ciascuna area di investimento. Il gestore valuta le domande e propone di accoglierle o rigettarle, basandosi sui requisiti stabiliti nel decreto. Il rigetto può avvenire sia al momento della presentazione che nella fase di valutazione della documentazione di rendicontazione.

L'articolo 7 stabilisce, tra le altre cose, che gli aspiranti ai benefici per l'acquisizione dei mezzi devono fornire, nella fase di rendicontazione, una prova documentale che dimostri che i beni acquisiti rispettino le caratteristiche tecniche richieste dal decreto, in caso contrario, la domanda sarà inammissibile. Inoltre, il direttore generale per la sicurezza stradale e l'autotrasporto dovrà definire, entro trenta giorni dall'entrata in vigore del decreto, le modalità per dimostrare i requisiti tecnici e per presentare le domande.

Gli aiuti non possono essere cumulati - secondo quanto stabilito dall'articolo 8 - con altri aiuti di Stato per gli stessi costi ammissibili.

L'articolo 9 stabilisce che il Mit ha la facoltà di effettuare controlli e verifiche anche dopo l'erogazione dei contributi, potendo annullare il provvedimento di accoglimento e richiedere la restituzione del contributo se emergono gravi irregolarità nelle dichiarazioni dei beneficiari.

 

Clicca qui per leggere il provvedimento ufficiale

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