Interviste

"Cooperando si va più lontano" Edoardo Alesse, Rettore dell'Università dell'Aquila, all'assemblea di Confcooperative Lavoro e Servizi Abruzzo

Pubblicato il 14.03.2025

Ai microfoni di Netcoop, a margine del Convegno “Il ruolo ed il contributo della cooperazione di lavoro nel sistema economico abruzzese. L’economia sociale come leva di sviluppo per il territorio”  il Magnifico Rettore dell’Università dell’Aquila, Edoardo Alesse.

D- Professore, innanzi tutto la ringraziamo per essere intervenuto ai lavori del Convegno, battezzando questa iniziativa che segna la nascita di Confcooperative Lavoro e Servizi Abruzzo, e poi per  l’ospitalità offerta a Confcooperative  in questa magnifica sala di palazzo Zordan e sede dell’Università dell’Aquila. Quanto il mondo della cooperazione di produzione e lavoro può contribuire allo sviluppo e all’articolazione dei sistemi formativi nell’ambito degli atenei della regione Abruzzo?

R- Innanzitutto, sono io che ringrazio voi per aver scelto questa sede che per noi è una per la comunicazione con la società civile e che mettiamo sempre volentieri a disposizione per incontri di un certo rilievo come quello odierno. Io ritengo che il mondo della cooperazione possa dare un contributo importante alle varie ramificazioni formative che esistono nei territori e ai vari livelli, da quelli più bassi all’alta formazione universitaria. Questo potrà realizzarsi attraverso una serie di iniziative ed opportunità che vanno definite e rese fluide attraverso una collaborazione più continua e strutturata, tra i due mondi, quello della formazione  e quello delle cooperative che debbono imparare l’uso di linguaggi condivisi.

D. Il percorso avviato di cooperazione tra atenei, nell’ambito della Regione e anche tra Regioni (Marche ed Umbria) è un modello che vede molte affinità con il mondo che rappresentiamo. E’ quindi vero a suo avviso che cooperare  vuol dire andare ed arrivare più lontano?

R- Assolutamente sì. Il nostro modello è il modello AMU, hub Abruzzo Marche ed Umbria,  ed è oggi ritenuto un modello di valore ed interesse nazionale. Siamo stati i primi a trasformare la competizione tra università in collaborazione su progetti di grande valore strategico.

Tutta l’Italia guarda a questo modello come un modello virtuoso che ha portato una serie significativa dirisultati. Sono quindi pienamente d’accordo che la cooperazione sia uno strumento importante  per andare più lontano e raggiungere obiettivi che singolarmente non saremmo in grado di raggiungere.

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