La prima comunità è stata aperta da don Redento Tignonsini, sacerdote bresciano rientrato da sette anni di missione africana, in una casa della parrocchia di Bessimo di Rogno (BG), piccolo comune all’inizio della Valle Camonica da cui la Cooperativa ha preso il nome.
La comunità, rivolta inizialmente all’emarginazione giovanile e adulta, si è col tempo indirizzata verso il fenomeno della tossicodipendenza, che prendeva piede in quegli anni nel territorio bresciano.
Riconosciuta Ente Ausiliario della Regione Lombardia dal 1980, la Cooperativa di Bessimo aderisce al settore Federsolidarietà dell’Unione Italiana Cooperative, al Coordinamento Nazionale delle Comunità di Accoglienza (C.N.C.A.) ed al Coordinamento degli Enti Ausiliari della Lombardia (C.E.A.L.).
La Cooperativa gestisce in regime di accreditamento 14 comunità terapeutiche residenziali maschili, femminili, per donne con figli, per minori / giovani e per famiglie di tossicodipendenti, anche con moduli per poliassuntori, alcolisti e comorbilità psichiatrica femminile.
Gestisce inoltre una comunità educativa per minori e madri in difficoltà, un Servizio di Bassa Intensità Assistenziale, servizi di supporto a persone in difficoltà (carcere, housing sociale), interventi di prevenzione, servizi di riduzione del danno nelle città di Brescia, Bergamo e Cremona.
Tutte le sedi della Cooperativa sono dislocate nelle Provincie di Brescia, Bergamo, Cremona e Mantova. Ogni comunità residenziale, accreditata dalla Regione Lombardia, accoglie, secondo la propria capacità ricettiva, da un minimo di undici a un massimo di ventisei persone (oltre ai bambini, dove previsti), con staff che vanno dalle sei alle dieci figure, in base all’accreditamento. I posti letto accreditati sono 290 (dati al novembre 2016).
Tutto il personale viene selezionato attraverso colloqui e test attitudinali seguendo poi un percorso formativo permanente. Tutti gli staff effettuano una supervisione a cadenza quindicinale.
Le persone interessate all’inserimento in comunità possono accedere ai nostri centri su richiesta di SERT, NOA, SMI, servizi per minori o con ACCESSO DIRETTO.
Quando la richiesta proviene da uno di questi servizi l’intero percorso viene realizzato in stretta collaborazione con gli stessi, concordando con le persone direttamente interessate i percorsi riabilitativi, gli obbiettivi dell’inserimento in comunità ed eventualmente il successivo passaggio al reinserimento.
In caso di ACCESSO DIRETTO è possibile procedere all’inserimento dopo aver realizzato un colloquio concordato con il Servizio Accoglienza della Cooperativa di Bessimo e producendo l’apposita certificazione di tossicodipendenza, o alcoldipendenza, rilasciata da SERT / NOA / SMI.
La nostra utenza proviene per la maggior parte dalle provincie di Brescia, Bergamo, Milano, Cremona e Pavia. Il nostro bacino d’utenza comprende attualmente 216 servizi invianti, di cui 26 NOA, appartenenti a 55 ATS (ex ASL) lombarde ed, in misura minore, di Piemonte, Veneto e Liguria (dati relativi al dicembre 2015).
La Cooperativa di Bessimo realizza inoltre inserimenti di tossicodipendenti anche con limitazioni della libertà personale a seguito di condanne o provvedimenti dell’autorità giudiziaria. Per gli affidati al servizio sociale si collabora con la magistratura di sorveglianza e con l’Ufficio Esecuzione Penale Esterna (U.E.P.E.). Analogamente per gli utenti minorenni o i minori figli di utenti si collabora con gli Uffici di Servizio Sociale per i Minori (U.S.S.M.) ed i Tribunali dei Minori.
Nelle comunità terapeutiche specialistiche per donne con figli e per nuclei familiari vengono inseriti anche i figli, su progetti realizzati con i servizi sociali territoriali e in alcuni casi con il Tribunale dei Minori.
Nella Fase di Accoglienza e nella Fase di Reinserimento la Cooperativa collabora attivamente con diversi centri di accoglienza e con altre cooperative sociali di reinserimento lavorativo, presenti sul territorio lombardo. Tra queste le cooperative sociali di tipo B “Progetto Bessimo” e “La Chizzoletta”, promosse e sostenute dalla Cooperativa di Bessimo.
La Cooperativa nella sua presenza sul territorio mantiene da sempre rapporti con gruppi di volontariato organizzato e con singoli volontari, sia per il supporto e l’animazione alle comunità terapeutiche, sia per la realizzazione di interventi di prevenzione. L’ associazione “Casello 11” raggruppa quanti collaborano a titolo volontario con le attività educative delle nostre comunità.
La Cooperativa, attraverso un apposito staff che si occupa di prevenzione, propone sul territorio interventi diversificati di informazione e sensibilizzazione su disagio giovanile e tossicodipendenza, rivolti a genitori, scuole, parrocchie, comuni e associazioni.
Al febbraio 2017 la Cooperativa di Bessimo gestisce
quattordici comunità terapeutiche residenziali (di cui una con un modulo di commorbilità psichiatrica e sei con moduli per per poliassuntori e alcoldipendenti),
un Servizio di Bassa Intensità Assistenziale,
una comunità educativa per minori e madri in difficoltà,
una rete di appartenenti per l’housing sociale
servizi di riduzione del danno nelle città di Brescia, Bergamo, Crema e Cremona.
tre servizi di supporto (Servizio Accoglienza, Sede Amministrativa, Ufficio Legale),
un servizio di counseling per adolescenti e giovani
un servizio di counseling rivolto a familiari di persone con problemi di dipendenza
servizi di supporto a persone in difficoltà (carcere, condominio)
interventi di prevenzione,
interventi per il contrasto al gioco patologico
Nelle diverse sedi prestano servizio continuativo 200 persone (donne al 78%), di cui 180 rivolte all’intervento educativo e 20 per i servizi di supporto (dati relativi al dicembre 2015).
Annualmente la Cooperativa ha in carico nelle proprie comunità terapeutiche oltre 600 utenti tra adulti e minori, corrispondenti all’incirca a 226 presenze giornaliere di adulti, mentre dal 1976 ad oggi sono stati realizzati oltre 8.700 programmi terapeutici residenziali individualizzati relativi ad oltre 5.900 soggetti tossicodipendenti (dati relativi al giugno 2016).
Inoltre nel solo anno 2015 sono stati seguiti 1.673 tossicodipendenti attivi dai nostri operatori di strada (che hanno raccolto poco meno di 332.000 siringhe) e sono stati realizzati interventi di prevenzione con quasi 2.000 studenti e 581 insegnanti e genitori.
La Cooperativa di Bessimo è tra i gruppi costitutivi del C.N.C.A. (Coordinamento Nazionale delle Comunità di Accoglienza), che riunisce in 17 federazioni regionali circa 250 organizzazioni presenti in quasi tutte le regioni d’Italia, fra cooperative sociali, associazioni di promozione sociale, associazioni di volontariato, enti religiosi. Il CNCA è presente in tutti i settori del disagio e dell’emarginazione, con l’intento di promuovere diritti di cittadinanza e benessere sociale. La nostra adesione non costituisce un adeguamento ad un modello di intervento o la ricerca di una omologazione sul piano nazionale del proprio vissuto e degli strumenti con cui la Cooperativa di Bessimo opera. Il senso di questa adesione sta nel riconoscere e scoprire che le proprie scelte e l’atteggiamento di fondo, che muove l’operatività, possono trovare riscontro e confronto in comuni criteri metodologici di lettura e di azione.
Per questo siamo profondamente convinti che ogni forma di coazione alla volontà dell’individuo, assunta a metodo di intervento, non serve alla maturazione di scelte autonome, non fa che accentuare le difficoltà di comunicazione e di relazione creando i presupposti per un’ulteriore emarginazione. Ugualmente tutte le comunità sostengono e vivono il valore del pluralismo, rispettando in ugual modo razza, religione, fede, sesso (abbiamo aderito alla Carta per le Pari Opportunità e l’uguaglianza sul lavoro) o orientamento sessuale.
Il nostro Codice Etico dal 2010 definisce la nostra politica e contiene la dichiarazione dei valori, l’insieme dei diritti, dei doveri e delle responsabilità della Cooperativa di Bessimo nei confronti di tutti i “portatori di interesse”. Tutti coloro che operano direttamente o indirettamente, ad ogni livello, nel contesto della nostra organizzazione sono tenuti al rispetto delle indicazioni contenute in tale Codice.
Come strumento concreto si privilegia la dinamica delle relazioni interpersonali che evolvono nell’esperienza di ogni giorno, accettando appieno la dimensione della quotidianità e ancorando l’esperienza al contesto socio-culturale ed alla storia del territorio.
Infine, nel rapporto con le istituzioni, da sempre non abbiamo voluto accettare deleghe assistenzialistiche, ma collochiamo il nostro impegno, pur con la nostra originalità ed autonomia, all’interno della rete di servizi del territorio, nell’ottica di una efficace integrazione.