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Grafimated cartoon, la via siciliana del fumetto che ha conquistato gli Stati Uniti d'America

giovedì 18 luglio 2024

E' un gruppo attivo ormai da 30 anni con produzioni importanti nel campo del cinema d'animazione e del fumetto e negli ultimi anni ha anche formato le nuove leve del fumetto, siciliano e non. La Grafimated Cartoon è una società cooperativa con sede a Palermo fondata da Salvo Di Marco, Antonino Pirrotta, Alessandra Ragusa e Giampiero Randazzo. E proprio Antonino Pirrotta, uno dei soci fondatori, ci racconta questa realtà che oggi lavora con tutto il mondo. 

Presenti la vostra cooperativa ai nostri lettori... 

La nostra cooperativa nasce 30 anni fa e all'inizio la nostra attività principale è stata la produzione di cartoni animati. Da circa 20 anni, oltre alla produzione nel campo del cinema d'animazione ci siamo dedicati anche alla produzione e alla formazione nel settore del fumetto perché gestiamo la sede a Palermo di una scuola che ha la sua sede principale a Milano. E' una scuola di fumetto interamente privata attraverso la quale ogni anno formiamo circa una ventina di professionisti; oggi siamo un punto di riferimento per il Mezzogiorno per chi vuole fare questo mestiere perché siamo l'unica struttura che fa formazione a questo livello e siamo anche molto soddisfatti perché c'è ormai scuola siciliana apprezzata e richiesta a livello internazionale. 

Che momento sta vivendo il vostro settore?

Per quantro riguarda il settore dell'animazione oggi è molto più complesso rispetto a quando abbiamo cominciato. E' un settore in cui il lavoro, specialmente quello nazionale è stato sempre più trasferito in altre zone del mondo come la Cina, l'India, la Polonia dove i costi sono inferiori. Noi lavoravamo come service di diverse produzioni nazionali fino alla fine degli anni '90, inizio anni 2000, quando le attività si svolgevano sul territorio nazionale e molte aziende cercavano appunto service. Oggi invece i centri produttivi sono a Roma e Milano e anche chi è tornato a produrre in Italia vuole comunque disegnatori che lavorino in loco e non a distanza. 

E nel settore del fumetto? 

In questo caso la situazione è molto più semplice perché la committenza è globale e da casa si può lavorare con tutto il mondo. Noi abbiamo committenti dagli Stati Uniti d'America, dalla Francia e da molti altri paesi perché grazie a internet è tutto più semplice. Riusciamo ad arrivare dovunque ed è per questo che abbiamo disegnatori che lavorano con la Marvel o con Dc comics per disegnare personaggi come Spiderman o Batman. E i ragazzi che formiamo attraverso la nostra scuola riescono nella stragrande maggioranza dei casi a trovare subito lavoro. Nel settore del fumetto ci sono molte opportunità di lavoro e tante diverse fette di mercato per cui anche per i giovani che decidono di frequentare i corsi della nostra scuola, il loro è un investimento importante per la costruzione del proprio futuro. 

Considerando i passi da gigante della tecnologia, quanto è cambiato il mercato in questi 30 anni? 

Nel campo del cinema d'animazione è cambiato tutto; da un punto di vista tecnico è come fosse trascorsa un'era geologica. Oggi con poco più di 5 mila euro compri una workstation con la quale fare lavori a livello professionale, prima per gli stessi macchinari servivano investimenti da oltre un miliardo di lire. 

Guardando invece al settore del fumetto, l'intelligenza artificiale è una minaccia, un'opportunità o vi lascia indifferenti? 

Sicuramente cambierà qualcosa ma io sono certo che la manualità servirà sempre. Dal punto di vista dell'arte del disegno, l'espressione artistica è difficilmente sostituibile. Bisogna poi considerare che l'intelligenza artificiale produce stampe, non originali e non è un caso che già con la diffusione del digitale, si è aperto un nuovo mercato nel mondo del fumetto: quello di chi cerca e vuole le tavole originali dei disegnatori. L'intelligenza artificiale probabilmente semplificherà alcuni processi su alcune sfaccettature del lavoro ma in linea generale la manualità artistica ci vorrà sempre.

Qual è la prossima sfida per la vostra cooperativa? 

Stiamo cambiando sede e questo è già un impegno importante, poi stiamo realizzando un cortometraggio di 26 minuti e questa è un'altra bella sfida soprattutto sotto il profilo economico. In questi giorni è uscito un volume su Santa Rosalia allegato alla Repubblica che abbiamo realizzato con alcuni nostri ex allievi. Il nostro budget ormai è per il 50% formazione e per il 50% produzione e vogliamo seguire lungo questa via. 

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