1- Cooperativa W.I.R.E. neocostituita e neo-aderente a Confcooperative Liguria e giunta terza classificata al concorso tenutosi al Festival dell’Economia Sociale a Firenze. ci racconti la storia di questa idea?
L'idea nasce dalla volontà di rispondere a quelle che sono le nuove esigenze del turismo e che in Liguria, soprattutto nel Levante Ligure, siamo ancora un po' indietro e poco strutturati per poter rispondere in modo efficace. Ormai il turista oggi non cerca più la vacanza passiva, ma cerca una vacanza attiva, quindi un'esperienza vera e propria da vivere e da poter raccontare una volta tornato a casa. Come dicevo, in Liguria, soprattutto nel Levante, ancora c'è poca attenzione a questo tipo di turismo, ma che è quello che ormai il mercato richiede. Noi siamo ancora molto legati al turismo balneare, finalizzato alla giornata sul lettino, senza invece poter godere di tante bellezze che si possono trovare sul nostro territorio. L'obiettivo che ci siamo quindi dati è quello di fornire supporto a tutte le realtà e gli operatori del turismo che vogliano affrontare in modo più strutturato questa nuova esigenza di chi fruisce proprio della nostra regione. Il supporto parte quindi proprio dalla creazione di una rete, dall'individuazione di tutti quei soggetti che operano in quella determinata area territoriale per poterli mettere in rete tra di loro e farli finalmente comunicare. Questo servirà proprio alla creazione, sarà finalizzato a creare dei pacchetti dove ognuno potrà mettere un proprio pezzo; quindi, dall'albergatore che offre la sistemazione magari un po' più tipica rispetto a quella standard a cui siamo abituati, all'operatore che vende esperienze ad esempio in bici, alla guida che accompagna lungo sentieri e offre anche la visita alle cantine locali. Quindi una serie di servizi integrati che possano comporre un unico pacchetto, un unico prodotto. Questa rete verrà concretizzata grazie anche alla realizzazione di un vero e proprio portale. Alle realtà che prenderanno parte a questa rete poi verrà offerta tutta un'altra serie di servizi che vanno dalla consulenza per lo sviluppo e la crescita sia strutturale proprio di interventi specifici per migliorare l'accessibilità alle strutture, anche a una determinata tipologia di turismo. Un esempio banale può essere accompagnarle nel potersi attrezzare per accogliere il turismo legato al mondo bici, quindi avere uno spazio dedicato al deposito, alla ricarica e alla pulizia della bici, che è sempre un turismo in crescita in questo ultimo periodo. L'altro servizio che vogliamo offrire è anche quello che oggi forse conta un po' più di tutti, ossia di comunicazione di un'immagine condivisa, per condivisa intendo che segua una logica comune anche nell'utilizzo ad esempio dei colori, delle grafiche, della qualità delle immagini e che abbia uno storytelling che rappresenti veramente l'appartenenza a una determinata area territoriale, quindi che sia in grado di esprimere l'identità di quel territorio. Per questa tipologia di servizio, che è molto più rivolta a quella che è un'area marketing, che sviluppiamo e abbiamo sviluppato all'interno della nostra cooperativa, sono previsti servizi diversi in base un pochino alle esigenze della realtà che entra a far parte della rete.
In ultimo quello che ci proponiamo è quello proprio di voler anche strutturare servizi veri e propri per poter fruire, in modo sicuro e con un certo standard di qualità, il nostro territorio. Sicuramente in questi anni c'è stata una carenza da parte delle amministrazioni comunali piuttosto che proprio del tessuto sociale di potersi occupare di quella che è la manutenzione di tutta la rete sentieristica della zona, che è molto ampia, molto difficile anche da tenere in piedi perché comunque è molto articolata per la Liguria, è un territorio soggetto a problematiche anche legate al dissesto idrogeologico e quindi c'è un certo tasso di incuria di questa rete. Quello che ci proponiamo è quindi di portare avanti dei progetti di riqualificazione di alcuni sentieri, ovviamente partiamo da alcuni, non possiamo pensare di prenderli tutti insieme, però iniziare a fare un lavoro di riqualificazione e messa in sicurezza e installazione di servizi che facilitano l'accesso alla rete sentieristica. Le installazioni che intendiamo mettere sono sia digitali, come ad esempio mappe digitali per agevolare il turista nel muoversi lungo questi percorsi, installazioni anche legate a servizi di sicurezza, quindi sia delle aree di primo soccorso per il turista, sia di ristoro, quindi punti dove poter ricaricare la bici, colonnine di ricarica per le bici lungo i sentieri che sono fruibili attraverso le e-bike, oltre a ovviamente l'attrezzatura necessaria per intervenire in caso di eventuali guasti alla bici e oltre a ciò installare proprio aree anche picnic o dove poter magari piazzare la tenda per una notte per chi intende affrontare un percorso su più giorni. Qui c'è un forte intento da parte nostra di collegare le aree costiere che sono eccessivamente sfruttate a livello turistico con le aree più interne che invece in questi anni sono state soggette a un periodo di stagnazione turistica che presto le porterà a portare a un declino se non si interviene velocemente. L'ultimo obiettivo che ci proponiamo è proprio quello di rendere tutto ciò sostenibile e la sostenibilità del nostro progetto è fortemente legata al fatto che ci si intenda muovere su quelle aree che oggi appunto hanno una scarsa densità turistica, a scapito di altre che appunto come dicevo hanno subito un forte sfruttamento turistico che impatta sia sulla popolazione locale, ma anche sugli ecosistemi. Quindi il nostro lavoro partirà proprio dalla riqualificazione di quelle aree abbandonate che non hanno da invidiare a quelle invece soggette a un forte flusso turistico, di modo che quest'ultima ne possano beneficiare dal momento che appunto i flussi turistici vengono distribuiti in un più ampio territorio e non si concentrino solo in un'unica zona. Aggiungo infine che l’idea è finalizzata a destagionalizzare i flussi turistici e quindi realizzare un’offerta capace di rispondere al turista fuori stagione dato che la Liguria è molto legata al turismo balneare estivo, chiaro che ci deve essere la volontà di tutti gli operatori del settore a voler mantenere el strutture ricettive aperte per tutto l’anno e non per 3 o 4 mesi l’anno. A tal proposito stiamo portando avanti delle progettazioni, sia con la pubblica amministrazione che con le associazioni di categoria per poter raggiungere questo obiettivo condiviso
2- Perché una cooperativa e perché Confcooperative?
La cooperativa perché. La cooperativa è uno strumento molto democratico rispetto ad altre forme societarie e siccome noi riteniamo che la nostra azienda sia fatta di persone e know how diversi si cerca di dare spazio alle idee di tutti, quindi la cooperativa, proprio nella sua forma permette di dare la stessa voce in capitolo a tutti coloro che ne fanno parte e questo permette anche una certa facilità nella condivisione di idee e di supporto reciproco e allo stesso tempo una certa libertà di movimento individuale nel portare avanti quelle che sono le proprie mansioni e i propri obiettivi.
Confcooperative perché abbiamo avuto esperienze pregresse soprattutto nell’area dello Spezino dove abbiamo trovato persone e non un mero ente di rappresentanza che si fanno molto coinvolgere dalle situazioni delle aziende che ne entrano a far parte e che quindi ci siamo proprio resi conto della volontà di dare una mano e di supportare le idee imprenditoriali di chi bussa loro alla porta. Questo lo hanno dimostrato intanto presentandoci quotidianamente opportunità sul territorio e anche mettendoci in contatto con altre realtà che possono essere utili allo sviluppo della nostra rete.
3- Quali progetti di sviluppo a breve sul territorio ligure? o anche fuori dalla vostra regione?
I progetti a breve periodo sono sicuramente quelli di creare il portale per iniziare a far dialogare tra loro le varie realtà e a realizzare pacchetti di esperienze da proporre al cliente finale, oltre a ciò il dialogo costante che si è aperto con le Pubbliche Amministrazioni e con le Associazioni di categoria degli albergatori e altri consorzi turistici per mettere veramente a terra quello che è l’intento di rimettere in piedi la rete sentieristica della zona attraverso l’individuazione, con le PA, di bandi che finanziano questo tipo di interventi e attraverso le Associazioni di categoria la ricerca di fondi che possano essere destinati a questo tipo di interventi strutturali sul territorio, in ultimo la realizzazione della carta dei servizi sia per l’area marketing che per quella relativa alla consulenza aziendale per quelle realtà che entrano a far parte della rete e che vogliono adeguarsi a