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Studioin3, comunicazione aumentativa e innovazione per la cooperativa faentina

giovedì 5 dicembre 2024

Sono stati tra i pioneri della comunicazione aumentativa pubblicando libri in simboli per aiutare grandi e piccoli con necessità comunicative complesse. Ma il mondo della cooperativa Studioin3 è composito e spazia dall'editoria, alla comunicazione, alla traduzione manualistica per l'industria. A raccontarci questa realtà che ha da poco compiuto 10 anni è Alessandro Ancarani, uno dei fondatori della cooperativa con sede a Faenza. 

Presenti ai nostri lettori la vostra cooperativa…

Siamo un gruppo di professionisti che nel 2014 ha messo insieme le rispettive competenze creando una cooperativa di servizi per le imprese. I rami aziendali sostanzialmente sono tre: editoria, traduzione manualistica per l’industria e comunicazione integrata. Proprio sul fronte del ramo editoriale abbiamo rilanciato il marchio editoriale Homeless Book del nostro attuale presidente onorario, il professor Everardo Minardi.

Di cosa si tratta?

La Homeless Book è nata per dare la possibilità ai ricercatori di pubblicare i propri lavori a costi contenuti. Oggi pubblichiamo volumi su molti argomenti, dalla sociologia alla ricerca, alle materie economiche. Ma da una decina di anni a questa parte, una parte importante del nostro ramo editoriale riguarda la comunicazione aumentativa. Si tratta di libri rivolti in particolare a bambini e ragazzi con necessità comunicative complesse ma ci sono opere che vanno bene anche per gli adulti come per esempio per gli stranieri che stanno studiando italiano.

Cos’è la comunicazione aumentativa?

Sono libri che affiancano le illustrazioni a un testo alfabetico tradizionale per cui, solo per fare un esempio, al testo “casa” viene affiancato il disegno della casa. Questo permette, anche a bambini molto piccoli di leggere quasi in autonomia questi libri. C’è stato un vero e proprio boom di questi libri, noi abbiamo iniziato nel 2014 quando in commercio in Italia c’erano solo 12 testi di questo tipo; oggi ce ne sono circa 200, 52 dei quali nostri. Questa per noi è una grande soddisfazione anche perché siamo l’editore italiano con più titoli in comunicazione aumentativa, siamo anche il primo editore ad aver pubblicato una graphic novel in comunicazione aumentativa: è una riedizione di una graphic novel che si chiama L’argine e parla del passaggio del fronte sul Senio a Cotignola. E’ un racconto in cui si vede la guerra attraverso gli occhi di un bambino quindi è molto delicata, molto garbata. Lo abbiamo fatto perché abbiamo cresciuto con noi una generazione di piccoli lettori, oggi quei piccoli lettori sono dei giovani adulti e quindi affrontiamo anche temi più adulti e accattivanti anche per chi non è più nell’età della prima infanzia. Lo presenteremo nel 2025 insieme al Comune di Cotignola in occasione dell’ottantesimo anniversario della loro liberazione. Il libro è già disponibile, è illustrato da Marina Girardi e Rocco Lombardi e voglio sottolineare anche che tutti i lavori sulla comunicazione aumentativa sono resi possibili anche dalla grandissima competenza della nostra responsabile scientifica, la logopedista Maria Caterina Minardi, uno dei massimi esperti della materia in Italia.

Per voi che lavorate con l’innovazione, l’intelligenza artificiale è più un nemico o un alleato?

E’ un tema altamente controverso. Per quanto riguarda il ramo editoriale noi abbiamo fatto una precisa scelta e tutti i nostri volumi sono AI-free, realizzati senza alcun ricorso all’intelligenza artificiale. Non abbiamo ancora trovato un ente indipendente per certificarlo perché è una materia scivolosa ma garantiamo ai lettori che tutto quello che trovano sul libro è AI-free. Poi in altri ambiti come quello della programmazione informatica allora l’intelligenza artificiale può essere anche un alleato per individuare alcuni problemi facendo risparmiare problemi notevoli.

Avete celebrato da poco i 10 anni di attività. Qual ‘è il bilancio di questo decennio?

Dal punto di vista aziendale siamo molto contenti perché i risultati raggiunti ci confortano e sono molto positivi. Di questi dieci anni mi piace sottolineare la capacità che abbiamo avuto di creare un team di lavoro in cui tutti ci prendiamo cura degli altri, in quello che secondo me dovrebbe essere il più puro spirito cooperativo. Abbiamo creato un bellissimo ambiente, riuscendo sempre a fare squadra e penso che il mondo cooperativo dovrebbe rinsaldare questo spirito di fraternità tra colleghi. Non è un caso che in momenti di forte crisi generale è proprio il modello cooperativo quello che meglio è riuscito a far fronte a situazioni delicate.

Qual è la sfida per il futuro della vostra cooperativa?

Nasciamo per risolvere i problemi dei nostri clienti che giustamente hanno le loro attività professionali da portare avanti e non hanno tempo per fare tutto. Noi siamo come “Wolf” di Pulp Fiction, siamo qui per risolvere problemi. Nel ramo editoriale 10 anni posso essere tanti ma possono essere anche pochi e secondo me nel campo dei libri in simboli siamo appena sbarcati su un continente, ci sono ancora tanti insegnanti, tanti genitori a cui farebbe comodo conoscere e approfondire il mondo della comunicazione aumentativa. Caterina Minardi, la nostra responsabile scientifica, attraverso l'associazione Fare Leggeri Tutti con cui collaboriamo, fa anche tanti corsi di formazione, di scrittura in simboli proprio per dare risposte a genitori e insegnanti.

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