A formalizzare l'adesione al modello "Società Benefit" è stato il cda della CEA durante l'ultima seduta. Il cda della cooperativa ha anche avviato il percorso per ottenere la certificazione B-Corp per misurare il proprio impatto e il rispetto dei parametri ESG. 

Come riporta il sito istituzionale di Confcooperative Emilia-Romagna, il presidente della cooperativa, Marco Marchi ha dichiarato: "L'impegno verso la sostenibilità ambientale è nel dna di CEA, è un impegno che perseguiamo con costanza in tutte le nostre attività quotidiane e che ci guida quando progettiamo il futuro della nostra impresa". 

Il presidente della CEA ha sottolineato come la cooperativa già da tempo è impegnata "nello sviluppo di soluzioni green per il comparto edile" come "il recupero degli inerti per i cantieri a scarto zero o lo svilupo del brevetto degli asfalti 100% riciclati". La cooperativa da anni guarda poi con grande attenzione all'impatto sociale, dando vita ad esempio a una delle poche scuole di saldatura in Italia per formare giovani professionisti, e alla sicurezza dei propri dipendenti. Per queste ragioni l'approdo alla "Società Benefit" è diventato quasi una naturale conseguenze di queste azioni. "Abbiamo visto questa transizione - ha aggiunto Marchi - come una naturale evoluzione del nostro impegno. Come tutte le imprese, CEA ha degli obiettivi ben definiti in termini di profitto ma crediamo che la strada per raggiungerli passi dall’impatto positivo che possiamo e dobbiamo avere sul mondo che ci circonda, dall’ambiente alla società". 

Buone notizie anche dal bilancio 2022 che ha visto crescere il valore della produzione della cooperativa, da 69,3 a 72,4 milioni di euro. 

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