"La sostenibilità deve essere sostenuta dalle istituzioni finanziarie e pubbliche, in termini finanziari diretti ed indiretti - ha spiegato il prof. Leonardo Salvemini - perché possa rappresentare l’obiettivo condiviso dal sistema imprenditoriale e finanziario, perché rappresentare un criterio per garantire alle generazioni future di poter fruire di questo mondo egualmente rispetto alle generazioni presenti. Gli strumenti possono essere sia diretti quali il sostegno alla conversioni dei sistemi industriali vecchi ed indiretti quali i sistemi fiscali premianti".
"Pensabile e auspicabile la riconversione dei servizi, anche perché la sostenibilità introdurrà una quantità di attività. Per cui - ha sottolineato il CEO di Redrim Roberto Vogliolo - chi offre servizi alle imprese e alle persone dovrà ripensarsi sui modelli e avrà tutto lo spazio per riconvertire e fare crescere le attuali offerte. Andremo a fare innovazione nelle smart cities - ha spiegato - e ci sarà una innovazione enorme in termini di tecnologie impiantate a fare da supporto alla implementazione reale della sostenibilità".
Questo il pensiero del consigliere delegato di Fondazione Ecosistemi, Giorgio Galotti: "Un futuro riconvertito alla sostenibilità è ipotizzabile. Direi che è necessario. Io prendo ad esempio, da un po’ di tempo, una frase estratta dalla strategia europea sull’adattamento ai cambiamenti climatici che dice: dobbiamo evitare ciò a cui non possiamo adattarci ed adattarci a ciò che non possiamo evitare. Dovremmo sicuramente intraprendere un percorso di mitigazione forte dell’impatto ambientale ed in questo ritengo che il green procurement sia uno strumento straordinario che l’Europa intende rendere maggiormente operativo anche attraverso l’obbligatorietà, e forse noi che siamo un po’ avanti e che lo abbiamo già reso obbligatorio sicuramente saremo in grado di migliorarlo".
Chiudiamo con un estratto dall'intervento della presidente di COLSER che ha organizzato il panel, Cristina Bazzini: "Il nostro settore, che esprime professionalità e competenze importanti, ha dimostrato di essere strategico per lo sviluppo e il benessere del nostro Paese. Ma non è abbastanza. Il mercato sta chiedendo molto di più. Innovare in un'ottica di sostenibilità ambientale significa rivedere i modelli di servizio fino ad ora proposti, per poterci inserire a giusto titolo nella catena virtuosa che ci vede coinvolti in un confronto quasi quotidiano con clienti e fornitori sul tema dell’etica delle nostre attività.
Questo appuntamento è quindi un’occasione importante anche per approfondire il tema degli acquisti verdi e circolari e dei sistemi di monitoraggio GPP necessari nel dialogo con la Pubblica Amministrazione e di come, in questo contesto, potrebbero inserirsi le novità del nuovo Codice Appalti. Trattiamo il tema della sostenibilità nell’eccezione più ampia del suo significato, non solo riassunta nell’impegno di non arrecare danno significativo all’ambiente, come richiesto nel PNRR (Do No Significant Harm), ma estesa anche all’agire responsabile di ogni impresa, al fine di raggiungere concretamente una sostenibilità anche sociale, umana e ovviamente economica, attraverso concrete azioni di welfare e wellbeing aziendale.
E a dimostrazione di quanto sia importante per il nostro Gruppo investire sul welfare, COLSER è tra le aziende fondatrici di Welldone, un innovativo progetto sinergico, concepito dall’incontro di importanti aziende del territorio di Parma e il supporto dell’Associazione Parma io ci sto! Si tratta di organizzazioni molto diverse tra loro, sia per settore produttivo sia per dimensioni, ma che hanno trovato un punto di incontro comune: la volontà e l’interesse di investire nel welfare aziendale al fine di migliorare la qualità della vita dei propri dipendenti e collaboratori attraverso la condivisione di best practice e progettualità volte a sensibilizzare il dibattito sul tema della conciliazione vita-lavoro con le istituzioni".
Photo Credit - Francesca Bocchia