Netcoop Emilia Romagna

Forlì Tank Factory, dal fallimento alla rinascita con un workers buyout

giovedì 30 marzo 2023

Nata da un workers buyout, la Forlì Tank Factory oggi guarda al futuro con grande ottimismo e con una nuova sfida da inseguire: il trasferimento dell'azienda in un nuovo sito produttivo. Netcoop ha intervistato Roberto Paci, presidente della cooperativa romagnola. 

Presidente, avete appena festeggiato due anni dalla vostra ripartenza. Come siete arrivati a questa rinascita?

Noi lavoravamo in un'azienda storica, a conduzione familiare, fondata negli anni '60. Il primo momento di crisi lo abbiamo vissuto tra il 2008 e il 2009, poi, a causa sia di investimenti sbagliati, sia di cambiamenti nelle dinamiche del mercato, sia per la mancanza di un ricambio generazionale, la proprietà ha deciso di interrompere la produzione nel 2019. Abbiamo così deciso di provare con il workers buyout ma non è stata una strada semplice perché l'azienda nel frattempo è fallita, per cui ci siamo trovati a trattare con il curatore fallimentare, c'è stata anche la pandemia nel mezzo e quindi solo nel marzo del 2021 siamo riusciti ad acquistare l'azienda. La partenza non è stata per nulla facile perché oltre alla pandemia, abbiamo dovuto affrontare altre difficoltà: l'impennata dei prezzi delle materie prime, gli aumenti nel costo dell'energia e anche la perdita di clienti dell'Est Europa a causa del conflitto Russia-Ucraina. 

Tante difficoltà, che siete riusciti a superare dimostrando una grande capacità di resilienza. Qual è il vostro presente?

Oggi la Forlì Tank Factory è una cooperativa che produce serbatoi in metallo: dall'acciaio, all'acciaio inox all'alluminio. Si tratta di serbatoi che poi vengono utilizzati per innumerevoli macchinari. Gran parte dei nostri clienti sono concentrati tra Emilia Romagna, Lombardia e Veneto, ma abbiamo un 35% di fatturato proveniente da clienti esteri. Tra gli elementi più importanti che mettiamo a disposizione dei nostri clienti c'è il nostro know-how, la nostra esperienza, perché costruire un serbatorio di base non è difficile ma a fare la differenza è la qualità del prodotto, gli standard alti che garantiscono la tenuta a pressione nel tempo e la pulizia interna. 

Quali altri fattori sono decisivi nel servizio che offrite ai vostri clienti?

Al di là dell'esperienza, che ha certamente un peso rilevante soprattutto per capire come investire i fondi a disposizione, bisogna considerare anche il fattore tecnologico. Siamo in un periodo storico in cui l'efficienza tecnologica è fondamentale ed è quindi cruciale avere un parco macchine efficiente. Proprio il rinnovamento del parco macchine, rispetto all'eredità che ci ha lasciato la vecchia azienda, è stata una delle prime sfide che abbiamo affrontato. 

Qual è la sfida per il futuro della Forlì Tank Factory?

Nel breve periodo è senza dubbio il trasferimento aziendale dal sito produttivo attuale a un nuovo. Spostare un'azienda non è un'operazione semplice, si tratta di una sfida complicata ma per noi rappresenterà il momento della vera rinascita. Fino ad adesso siamo rimasti in una sorta di comfort zone, abbiamo cambiato poco rimanendo nello stesso sito produttivo della vecchia azienda. Adesso però è tempo di cambiare, perché vogliamo chiaramente proseguire nel percorso di crescita e aumentare la produzione. Una volta completato il trasferimento potremo ragionare in maniera più concreta sugli investimenti per nuovi macchinari. 

 

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