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CCIAA dell'Emilia - Pil in crescita nel territorio, in lieve rallentamento l’industria

giovedì 24 ottobre 2024

Sarà positivo, seppure con previsioni di rallentamento, il bilancio dell’economia del territorio a fine 2024. Lo rende noto la CCIAA dell'Emilia a corredo dei tre report su Parma, piacentino e reggiano.

Si registra, infatti, una crescita del Pil che oscilla tra lo 0,9% e l'1% ; un valore positivo, leggermente superiore a quello previsto a livello nazionale. A segnare il dato di lieve rallentamento della crescita - si legge - è invece l’industria.

Parma:

Le ultime analisi della Camera di Commercio dell’Emilia sui dati degli Scenari di previsione dell’Osservatorio Prometeia parlano, infatti, di una crescita del Pil dell’1%; un valore positivo, leggermente superiore a quello previsto a livello nazionale, ma leggermente inferiore al +1,3% che evidenziavano le analisi del luglio scorso. Il tasso di crescita dell’economia parmense dovrebbe mantenersi leggermente al di sopra di quello nazionale anche nel 2025, con un aumento dello 0,8%.

QUI LA NOTA COMPLETA

Piacentino:

Le ultime analisi della Camera di Commercio dell’Emilia su dati degli Scenari di previsione dell’Osservatorio Prometeia, infatti, prevedono, a fine 2024, un Pil in crescita dello 0,9%, in lieve calo rispetto al +1,2% previsto a luglio scorso. Per il 2025, poi, è previsto un ulteriore incremento dello 0,5%. Lo sviluppo più significativo dell’economia piacentina per il 2024 è previsto nell’ambito delle costruzioni, con previsioni che parlano di una crescita del 6,5% e ipotesi, però, di un calo del 7,7% nel 2025.

QUI LA NOTA COMPLETA

Reggiano:

Le ultime analisi della Camera di Commercio dell’Emilia sui dati degli Scenari di previsione dell’Osservatorio Prometeia parlano, infatti, di una crescita del Pil dello 0,9%; un valore positivo, leggermente superiore a quello previsto a livello nazionale, ma inferiore al +1,3% che evidenziavano le analisi del luglio scorso. A pesare sul rallentamento della crescita è soprattutto l’andamento negativo dell’industria, per la quale la crescita è rimandata al 2025.

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Photo - Pixabay

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