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Bologna, intervento di Lanfranco Massari sulla rigenerazione urbana e l'emergenza abitativa

giovedì 30 marzo 2023

"Confidiamo che le forze politiche tutte e quelle di governo in particolare adoperino i criteri della ragionevolezza e della pragmaticità, rifuggendo approcci ideologici. Se cementificare oltre non si vuole, ma si intende aiutare chi cerca casa e dare risposte all'emergenza abitativa in città, occorre creare le condizioni che mancano - economiche, finanziarie, regolamentare, amministrative, buocratiche, agevolative - affinché belle parole come riqualificazione e transizione energetica/ecologica siano effettivamente praticabili e praticate, tradotte in azioni, intervent, cantieri". 

E' un passaggio dell'intervento di Lanfranco Massari (coordinatore e portavoce del Tavolo metropolitano imprese bolognesi, componente del tavolo tecnico comunale per la revisione degli strumenti urbanistici, coordinatore del gruppo di lavoro metropolitano filiera edilizia), pubblicato sul quotidiano Il resto del Carlino. 

Massari è intervenuto sulla riqualificazione delle periferie e la rigenerazione urbana a Bologna. Per Massari "serve una forte accelerazione e con essa una mentalità collaborativa per cui pubblico - che regolamenta e pianifica - e privato - che realizza e opera per il bene comune - dialoghino sullo stesso piano". Il coordinatore del TIM.BO sottolinea come "la recente ricerca di Nomisma per Confcooperative, tra le tante cose rilevate, ha rivelato che mentre i prezzi di case e affitti corrono, le decisioni e i cantieri per la rigenerazione delle aree dismesse a Bologna vanno a passo di lumaca". 

Sono due gli ostacoli principali da superare nella strada per raccogliere "la sfida della rigenerazione urbana" secondo Massari: costi e strumenti/regole urbanistiche d'ingaggio. "I costi, in assenza oggi di un Piano casa nazionale vanno ridotti col necessario intervento pubblico - sono le parole di Massari -. Senza incentivi premiali o conferimenti, senza abbattimento di oneri aggiuntivi o per le urbanizzazioni mancanti non c'è equilibrio economico-finanziario per gli operatori privati. Secondariamente, il corredo degli strumenti urbanistici e le regole edificatorie sono il presupposto per favorire o scoraggiare investimenti immobiliari che prendano anche la strada dell'ERS".

 

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